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Le Quattro Stanze Interiori del Suono



Un viaggio attraverso coscienza, vibrazione e armonia universale


Nel mio percorso come musicista e terapeuta del suono, ho avuto modo di approfondire diverse tradizioni che utilizzano il suono come strumento di trasformazione. Tra queste, il Nada Yoga, la pratica dell’immaginazione musicale (Music Imagery), e la prospettiva simbolica della Musica Universalis mi hanno profondamente ispirata. Da questa sintesi nasce una mappa interiore che ho chiamato Le Quattro Stanze del Suono, un percorso di consapevolezza che accompagna chi ascolta verso l’armonia interiore e la connessione con il tutto.


1. La Stanza del Suono Esteriore

Ascolto attraverso le orecchie – La musica strumentale e il mondo sensibile

È la porta di accesso più evidente: i suoni che percepiamo con l’udito. Il fruscio delle foglie, il rumore del traffico, una voce amata, una melodia che ci commuove. Nel Nada Yoga, questo livello è chiamato Vaikhari, il suono udibile, prodotto e ascoltato nel mondo esterno .Nel pensiero antico di Boezio, questo corrisponde alla Musica Instrumentalis, quella che nasce dagli strumenti o dalla voce umana.

Ma ascoltare non è solo udire: è praticare la presenza, entrare in relazione con il mondo attraverso le sue vibrazioni. In questa stanza impariamo l’ascolto consapevole, affinando la percezione del suono per coglierne gli effetti sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Questa è anche la soglia attraverso cui il suono comincia a trasformarci.

2. La Stanza del Suono Interiore

Linguaggio e percezione sottile – La musica dell’anima umana

Entrando in profondità, il suono si fa più sottile: è quello che non si sente con le orecchie, ma che percepiamo dentro. Pensieri, parole interiori, emozioni, pulsazioni del corpo, respiro. Nel Nada Yoga, questa dimensione è Madhyama, il suono interiore. Nella Musica Universalis, è la Musica Humana: l’armonia tra corpo e anima, tra pensiero e sentimento.

In questa stanza, il suono è linguaggio interiore. Ogni emozione ha una sua vibrazione. Ogni parola che ci rivolgiamo ha un’eco energetica. Attraverso pratiche meditative e di ascolto interno, possiamo armonizzare la nostra voce interiore, calmare la mente e sciogliere le tensioni. Qui il suono diventa uno specchio che riflette la nostra verità più profonda.

3. La Stanza del Suono-Immagine

Immaginazione, simboli e trasformazione – Il paesaggio del Sé

C’è una soglia oltre la quale il suono smette di essere solo vibrazione uditiva o emotiva: diventa immagine mentale, visione, simbolo. Nel Nada Yoga, questo livello è chiamato Pashyanti: il suono che genera visione. Nella Music Imagery, è il livello psicologico, simbolico e archetipico: la musica risveglia l’inconscio, facendo emergere paesaggi interiori, figure mitiche, narrazioni profonde.

In questa stanza, il suono attiva il nostro immaginario. Le note diventano colori, forme, figure. Ogni suono può evocare ricordi, sogni o intuizioni. È uno spazio di trasformazione profonda, in cui le immagini ci guidano, ci mostrano dove siamo e ci indicano dove andare. Lavorare con il suono-immagine significa entrare nel regno dell’immaginazione attiva, dove musica e psiche dialogano per guarire, rivelare e unificare.

4. La Stanza del Suono Originario

Silenzio vibrante e unione con il tutto – L’armonia cosmica

Al cuore di tutto, vi è un suono che non si sente, ma si è. Nel Nada Yoga, questo è Para, il suono supremo: non prodotto, non pensato, non ascoltato… ma presente. Nella Musica Universalis, è la Musica Mundana, l’armonia delle sfere celesti. È il canto silenzioso delle stelle, dei pianeti, dell’universo stesso.

È anche ciò che i mistici chiamano Verbo, Logos, o vibrazione primordiale. È la nota che muove tutto, il Primum Mobile della cosmologia medievale. È il suono che nasce dal silenzio e che ci riporta all’essenza.

Questa stanza ci invita alla trascendenza. Non vi è più distinzione tra ascoltatore e suono, tra dentro e fuori. È uno spazio di non-dualità, dove possiamo sperimentare l’unità con il tutto. In questa dimensione, il suono non è strumento: è coscienza stessa.


Un viaggio iniziatico attraverso le 4 stanze

Queste quattro stanze non sono separate, ma interconnesse. Sono le tappe di un viaggio iniziatico, che parte dall’ascolto del mondo e giunge al cuore dell’essere. Le esploriamo attraverso la meditazione, la musica, l’immaginazione, il corpo, il respiro. Ogni stanza risuona con un livello di coscienza e ci offre strumenti per il benessere, l’armonia e la guarigione spirituale.

Questo è il cuore del mio percorso, e il nucleo del corso online "Le Son Intérieur", per ora disponible in Francese, un’esperienza in otto fasi che ti guida attraverso queste dimensioni, unendo teoria, pratica e intuizione.

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